L’emergenza Covid ha colpito anche il Laboratorio Teatrale e così, dopo tre mesi di prove, tutto si è interrotto e lo spettacolo è sfumato. Ma non dimenticato, solo rimandato. L’idea è quella di riprenderlo in futuro, non quest’anno però, visto che le norme restrittive anti-covid impediscono di lavorare sul palco senza mascherina, la quale sarebbe di intralcio per la voce e la mimica. Ma il Laboratorio anche quest’anno si farà, solo con una formula un po’ speciale che vi sveleremo presto.
TRIS voleva essere un esperimento: i ragazzi del Laboratorio Teatrale e della compagnia 7D hanno lavorato su 4 atti unici con 3 registi.
Il primo testo era“Così ce ne andremo” di Vittorio Calvino, giornalista, commediografo e sceneggiatore italiano, nato ad Alghero, il 4 febbraio 1909, e deceduto a Monfalcone (dove si trovava per il varo dell’Andrea Doria), il 10 luglio 1956, a soli 47 anni.
“Così ce ne andremo” è un radiogramma risalente al 1947, che tratta la storia di un uomo che, concluso il suo viaggio sulla Terra, giunge nell’Aldilà.
Egli porta con sé una valigia contenente dei ricordi (alcuni piacevoli ed altri un po’ meno) da cui non si vuole assolutamente separare. La regia sarebbe stata di Michele Canavesio, del Gruppo Teatro Carmagnola.
Due i piccoli atti unici tratti da Achille Campanile: “Dramma giallo” e “Acqua minerale”. Entrambi ambientati in un ristorante, vedono le peripezie lessicali, per cui l’autore era famoso, tra marito e moglie in presenza di solerti e confusi camerieri. Achille Campanile, nato a Roma il 28 settembre 1899 e morto a Lariano il 4 gennaio 1977, è stato uno scrittore, drammaturgo, sceneggiatore e giornalista italiano, celebre per il suo umorismo surreale e appunto, i giochi di parole. IL regista sarebbe stato Andrea Vitale, della Compagnia del Buon Teatraccio degli ex allievi.
E infine “Maiale in agrodolce”, un atto unico divertente e irriverente scritto e diretto dalla prof.ssa Claudia Cravero: in esso sei donne, oggetto di molestie sul posto di lavoro, si ritrovano loro malgrado il capo “porco” imbavagliato in casa.
La scenografia e i costumi erano a cura della prof.ssa Marcella Campo.
Come si dice, citando il grande S. King, “a volte ritornano…”. E noi torneremo più brillanti che mai.